Lo Sport Socialista
Secondo l'ideologia comunista, nello sport si esprime il culto del lavoro fisico ed esso deve quindi essere praticato con grande serietà ed impegno: l'atleta, come l'operaio, cerca di migliorare continuamente se stesso, attraverso il superamento dei record e, come l'operaio stacanovista, viene additato come modello per il popolo. Questi principi sono alla base dell'organizzazione dello sport sovietico e producono risultati di rilievo: eccezionali sono ad esempio le prestazioni dei russi alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 e di Melbourne del 1956, nelle quali le atlete russe conquistano il maggior numero di medaglie. Negli anni della guerra fredda contro gli Stati Uniti, le competizioni sportive vengono a loro volta concepite come terreno di scontro tra capitalismo e comunismo, per cui viene dedicato un notevole impegno alla preparazione degli atleti.